11 aprile 2004,

festa della risurrezione

 di Gesù Cristo dai morti

 

Con la preghiera - attiva collaborazione alla misericordia di Dio - abbiamo in mano la chiave della vera carità e, come angeli veloci, possiamo raggiungere i sofferenti e le sofferenze di tutta la terra.

L'infallibile mezzo della preghiera sconvolge i piani di satana, confonde le forze umane e anticipa il compimento dei piani di Dio.  Nell'attuale situazione del mondo tutti siamo invitati a dedicarci alla preghiera di adorazione, di supplenza e di intercessione.

Noi ci uniamo a tutti coloro che pregano.

  Abbate Giovanni,

fr. Emanuele M., fr. Francesco, fr. Fabio, fr. Umberto

 

 

 

 

 

 

Un maestro fariseo e un pubblico peccatore pregavano così nel tempio: il fariseo stava impettito davanti all’altare e diceva: “Ti ringrazio, o Dio, perché non sono come quel peccatore”; il pubblico peccatore, invece, stava chinato e con gli occhi bassi, vicino al portone in fondo al tempio, e diceva: “ Signore, abbi pietà di me peccatore. 

Questi fu ascoltato dal Signore. 

(L’altro non aveva pregato, ma aveva fatto soltanto l’elogio di sé).

 

 

 

 

 

 

 

Un giovane monaco non sapeva come fare per imparare a pregare.   Sperando di ottenere un po’ di luce, una notte si recò nella chiesa del monastero.

Dopo di lui entrò un vecchio monaco che, credendo di essere solo, incominciò ad invocare ad alta voce: “ Madre di Dio, aiutami! ”, e non smise di ripeterlo fino al mattino. 

Il giovane monaco imparò a pregare.

 

 

 

 

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